Quella di Izieu è una vicenda per certi versi analoga a quella di Villa Emma, ma purtroppo a differenza di Nonantola conclusasi tragicamente. Izieu è una località a circa 80 chilometri da Lione, in Francia. Durante la guerra anche oltralpe alcune organizzazioni ebraiche si erano attivate nell'opera di salvataggio di ragazzi ebrei e, nel caso specifico, l'iniziativa era stata presa da Sabine Zlatin, infermiera della Croce rossa francese, che con il marito Miron Zlatin, ingegnere agricolo, diede vita nell'aprile del 1942 alla Colonia per bambini rifugiati dell'Hérault. Qui furono ospitati nel tempo un centinaio di bambini e ragazzi di diversa provenienza.
Dopo l'8 settembre 1943 la zona, che era fino a quel momento occupata dall’esercito italiano, cade sotto il controllo tedesco. Nel gennaio 1944 fu arrestato e deportato il medico della colonia. Il 6 aprile 1944, sette educatori e quarantaquattro bambini e ragazzi ospiti nella villa sono arrestati per ordine della Gestapo di Lione, comandata da Klaus Barbie, con l'accusa di essere ebrei.
Dopo aver subito tutti (quindi anche i bambini di 4-5 anni) un interrogatorio da parte della polizia politica tedesca, sono deportati ad Auschwitz-Birkenau. Qui 42 bambini e cinque adulti sono gasati nel campo di sterminio, mentre due adolescenti e il direttore della colonia, deportati un mese dopo, sono fucilati il 31 giugno in Estonia. Di tutto il gruppo, una sola educatrice è riuscita a sopravvivere.
Musée memorial des enfants d'Izieu
Oggi a Izieu esiste una importante realtà museale e memoriale, la Maison d'Izieu. Memoriale dei ragazzi ebrei sterminati. Una prima associazione fu costituita attorno a Sabine Zlatin, fondatrice con suo marito della colonia di Izieu nel 1943, a seguito del clamore e dell'attenzione suscitata dal processo al criminale nazista Klaus Barbie, avvenuto a Lione nel 1987. Il Memoriale di Izieu è stato inaugurato il 24 aprile 1994 dall'allora presidente della Repubblica francese Mitterrand, ed è uno dei tre monumenti nazionali per la celebrazione della Shoah in Francia.
Del piccolo borgo di Izieu - dal quale si ha una vista incantevole sulla valle del Rodano - sono visitabili la casa, il luogo dove i bambini vissero con i loro educatori, e il Granaio, adibito a mostra permanente. Un altro edificio è utilizzato come sede degli uffici del Museo, e dispone di una sala didattica attrezzata.
Nella casa l'allestimento museale, molto leggero ed evocativo, gioca soprattutto sul piano emozionale, proponendo ritratti dei bambini nelle diverse stanze, e le loro lettere e disegni nella sala allora adibita a mensa. Nel granaio, che è anche il punto di accoglienza dei visitatori, è allestita una mostra permanente che narra le vicende di Izieu nel quadro dell'occupazione tedesca della Francia, del regime collaborazionista di Vichy e della persecuzione antiebraica in Europa. Un approfondimento specifico è dedicato alla figura di Barbie, e alle fasi del suo processo. È proiettato anche un video inedito su questo processo, mentre nella parte finale del percorso è disponibile un approfondimento tematico sulla nozione di crimine contro l'umanità. Il Museo svolge una notevole attività educativa - mettendo a disposizione molto materiale didattico - ma anche di ricerca e di dibattito culturale, ed è aperto tutti i giorni senza interruzioni.
I rapporti con Modena
Dopo che una delegazione dell’Istituto storico visita la Maison d’Izieu nel 2002, in occasione di un seminario sulla didattica della seconda guerra mondiale in Europa tenuto a Oradour-sur-Glane, tra il 2003 e il 2004 l’Istituto storico di Modena e il Comune di Nonantola (e poi la Fondazione Villa Emma) avviano un rapporto di collaborazione strutturato con la Maison d’Izieu. Nella prima fase un ruolo decisivo è giocato proprio da Angela Benassi, che per conto del Comune di Nonantola sta lavorando per la nascita della Fondazione Villa Emma. Oltre a diverse iniziative, come una mostra allestita a Nonantola e una puntata de “La storia siamo noi” della RAI, l’attività principale è consistita finora nel progetto didattico sostenuto dall’Unione Europea “Memoria della seconda guerra mondiale. Approccio comparato Francia-Italia” che da dieci anni porta alternativamente in Italia e in Francia insegnanti italiani e francesi per una settimana di formazione sui luoghi di memoria dell’Emilia-Romagna e del Rhône Alpes.
La mostra è costituita da: 1 pannello titolo cm 82x20, 4 quadri (due sul contesto storico, uno sulla mostra fotografica e uno sulle foto del 26 marzo 1944 cm 42x52 cd, 40 fotografie incorniciate cm 42x52 cd, 6 quadri di disegni e lettere incorniciati cm 42x52 cd. I quadri, corredati da un piccolo gancio in metallo, possono essere assicurati a parete fissa o a supporto mobile (cimasa/catena). L’esposizione è organizzata per temi e al loro interno si può scegliere di presentare solo qualche quadro, secondo lo spazio disponibile.
Il sito della maison d'Izieu (in italiano)
Scheda del libro realizzato dall'Istituto storico e dal memoriale di Izieu
Video di presentazione del luogo e del nuovo allestimento del museo