Arnaldo Zanuccoli (Chiaravalle, 11 agosto 1890 – Modena, 13 luglio 1967)

Modenese di adozione e senatore solo per pochi giorni, Arnaldo Zanuccoli fu un convinto antifascista e personaggio di punta nelle vicende politiche e amministrative locali.

Nasce a Chiaravalle in provincia di Ancona nel 1890 e, dopo la laurea in Ingegneria conseguita nel 1915 presso l’Università di Bologna, prende parte alla Grande guerra, al termine della quale raggiunge il grado di capitano di artiglieria. Dopo un breve incarico come ingegnere capo del comune di Pescara, si trasferisce a Modena e nel 1920 aderisce al Partito socialista. L’anno seguente è nominato presidente della Commissione amministrativa delle Aziende elettriche municipalizzate. Nel 1929 si laurea anche in Farmacia e insegna fisica e matematica all’Istituto “Fermo Corni” di Modena. Esponente del Gruppo combattenti Italia Libera, non volendo aderire al Pnf si ritira dall’insegnamento pubblico e per un certo periodo lavora come farmacista. Avvicinandosi alle posizioni di Giustizia e Libertà, tra il 1935 e il 1940 è attivo nella costituzione del Comitato clandestino: nel 1942 decide di aderire al Partito d’Azione, a cui resta legato fino all’immediato dopoguerra. Dopo essere stato tra i promotori del Comitato Italia libera, nato a Modena alla caduta del fascismo, l’8 settembre 1943 entra a far parte del Cln provinciale. Ai primi di giugno dell’anno successivo si unisce alla brigata “Modena Montagna”, divenendo ufficiale addetto al comando di divisione nella zona di Montefiorino. Varcato il confine tosco-emiliano nell’ottobre 1944, prende parte alla liberazione di Bologna e rientra a Modena il 26 aprile 1945. Qui assume l’incarico di rappresentare il Psi presso il Clnp. Tra il 1945 e il ’46 è Presidente delle Aziende municipalizzate e, dopo le elezioni del marzo 1946, entra nella Giunta comunale di Modena, dove sarà assessore a Sanità e Igiene fino al 1960 e vicesindaco dal 1950 al 1960.

Alle elezioni politiche del 18 aprile 1948, Zanuccoli è candidato al Senato per il Fdp al Collegio di Modena e, pur raccogliendo 63.844 voti, non viene eletto. Il 15 gennaio 1953 entrerà tuttavia a palazzo Madama in sostituzione del senatore Otello Punitati, deceduto. La breve durata del mandato farà sì che il suo contributo alle discussioni della XI Commissione permanente (Igiene e sanità), di cui fa parte dal 6 febbraio al 24 giugno 1953, sia purtroppo marginale.

L’impegno di Arnaldo Zuccoli alla rinascita della città abbracciò anche l’associazionismo (fu presidente della società sportiva “La Fratellanza”) e gli istituti culturali: l’11 novembre 1950, insieme agli ex componenti del Clnp e agli ex comandanti delle formazioni partigiane locali, Zanuccoli fu promotore della nascita dell’Istituto storico della Resistenza di Modena e Provincia, facendo poi parte del Comitato provvisorio.

Morì a Modena il 13 luglio 1967.

Riferimenti
Arnaldo Zanuccoli, in «Rassegna annuale dell’Istituto storico della Resistenza in Modena e Provincia», nn. 9-10, apr. 1969, p. 128.

Fronte democratico popolare, Candidati modenesi al Parlamento. Per la pace la libertà il lavoro, Arti grafiche modenesi, s.d.

Andrea Giuntini, Giuliano Muzzioli, Al servizio della città. Imprese municipali e servizi urbani a Modena dalle reti ottocentesche alla nascita di Meta S.p.A., il Mulino, Bologna 2003.

Marika Losi, Fabio Montella, Claudio Silingardi (a cura di), Biografie, in Istituto storico di Modena (a cura di), Dizionario storico dell'antifascismo modenese, vol. 2, ad nomen, Unicopli, Milano 2012.

Senato della Repubblica – I Legislatura 1948-1953, Arnaldo Zanuccoli, http://www.senato.it/leg/01/BGT/Schede/Attsen/00009474.htm (visualizzato il 10 apr. 2018).

Ilva Vaccari, Il socialismo modenese nella Resistenza, Edizioni “Nuova immagine”, Bologna 1988.