Progetto "Viaggio in Italia sulle tracce delle memorie coloniali" - Viaggi della memoria 2021 - VIII edizione
A causa della situazione di emergenza sanitaria, dalla primavera del 2020, sono stati sospesi i Viaggi della memoria, viaggi studio per le scuole, finanziati ogni anno da un bando dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna. Pertanto, in attesa che si possa tornare a viaggiare, per l’anno 2021-2022, l’Assemblea Legislativa ha finanziato dei viaggi virtuali.
L’Istituto storico, in collaborazione con Moxa-CDMC ( http://www.memoriecoloniali.org/), propone un viaggio virtuale che si snoda attraverso tutta l'Italia sulle tracce delle memorie coloniali depositate nell'odonomastica e nei monumenti di molte città italiane. Scoprire, ritornare a vedere, quello che allo sguardo di tutti è diventato invisibile è lo scopo di questo viaggio virtuale che proponiamo ai ragazzi e alle ragazze, puntando l’attenzione sugli spazi pubblici delle nostre città, sulle vie, sulle piazze, sui monumenti che la frequentazione quotidiana ha reso del tutto opachi ai nostri occhi, assimilandoli quasi a dati naturali di un paesaggio urbano neutro che fa da sfondo alle nostre vite.
Il viaggio viene proposto attraverso un gioco da tavolo MEMORIE COLONIALI ( giocabile anche on line sulla piattaforma TableTopia) realizzato da Ludolabo.
I ragazzi visiteranno in modo virtuale delle città e dei luoghi che recano tracce significative della memoria coloniale italiana, seguendo itinerari non tradizionali che dovrebbero suscitare, da un lato, sorpresa e dall’altro stimolare curiosità e interesse verso ciò che non conoscono. Torino, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Isole Tremiti, e soprattutto Roma, città che durante il fascismo è stata il centro politico dell’impero italiano proclamato nel maggio del1936 dopo la conquista dell’Etiopia e centro simbolico della sua ideologia. I ragazzi scopriranno che sopravvivono ancora oggi quartieri e vie dai nomi esotici come “Cirenaica”, “Africano”, Amba Aradam, Addis Abeba, Adua, Giarabub; monumenti e spazi intitolati a persone che di quella storia furono protagonisti (Monumento a Vittorio Bottego a Parma; Parco Rodolfo Graziani a Filettino (FR) o la subirono il monumento ai caduti di Dogali a Roma, la targa ai caduti di Sciara Sciat ; luoghi istituzionali e luoghi di cultura (Museo Italo-Africano (ex Museo coloniale) a Roma, Istituto agronomico d'Oltremare (Fi), luoghi di deportazione e morte (Mausoleo libico, isole Tremiti).
Si tratta di aiutare gli studenti e le studentesse a vedere e a leggere criticamente i segni in cui si è stratificata la memoria di un paese e far riaffiorare un passato, quello del periodo coloniale, fatto di violenze e coercizioni con cui gli Italiani sembrano non aver ancora fatto i conti fino in fondo; un passato che è caduto nel silenzio generato da mancanza di conoscenza storica o che si è superficialmente liquidato con il mito autoassolutorio degli ”italiani brava gente".
Queste tracce, a chi sappia leggerle con un occhio critico, esprimono per lo più il punto di vista “ coloniale” della cultura egemone, raccontano e ricordano fatti e eventi ancora in un’ottica di contrapposizione tra civiltà e barbarie, tra superiorità dei colonizzatori e inferiorità dei colonizzati che mina profondamente un’idea di cittadinanza globale democratica e pluralista, fondata sui principi costituzionali dell'uguaglianza, della non discriminazione, della tutela della dignità della persona e dei diritti umani.
La conoscenza storica dei fatti e dei protagonisti di quella stagione può:
- sviluppare nei ragazzi una nuova consapevolezza delle responsabilità degli italiani in alcuni processi storici, educandoli così a un esercizio di cittadinanza attiva;
- generare una riflessione approfondita su quei fatti e su come si è costruita la memoria collettiva intorno a quei fatti per combattere forme di xenofobia e di razzismo riemergenti;
- aiutare a leggere con strumenti culturali più avvertiti i fenomeni migratori, che da anni coinvolgono il nostro paese, le cui rotte spesso toccano o si originano proprio da quei territori che in passato hanno avuto stretti rapporti con l’Italia.
Dunque un percorso che parte da una riflessione sulla memoria collettiva per ricostruire le dinamiche storiche di ciò che è avvenuto, per comprendere meglio l’oggi e costruire una società più inclusiva e democratica, nel rispetto e a tutela dei diritti umani e della pace.
MEMORIE COLONIALI è un gioco pensato per ragazzi e ragazze sia della scuola media sia delle scuole superiori; dopo il gioco verrà condotto un debriefing a livelli di approfondimento adeguati all’età dei ragazzi e diverse saranno le attività didattiche da proporre (webquest; webinar di approfondimento; ricerche delle memorie coloniali nell'odonomastica cittadina; debate sull’opportunità di mantenere o cancellare le tracce della memoria coloniale ecc.) e da progettare anche con il supporto dell’Istituto storico.
Un videotutorial e un Regolamento (qui scaribabile) aiuteranno a comprendere i meccanismi e le regole del gioco.
Il gioco è corredato anche di un breve Vademecum coloniale (scaricabile anche nella versione Mobile) con informazioni sintetiche sugli eventi e i protagonisti citati nel gioco e di video con interventi di esperti sulla storia del colonialismo italiano.
E’ previsto un lavoro di restituzione da parte delle classi che aderiranno al progetto attraverso la realizzazione di prodotti multimediali (mappe interattive con Umap/ storymaps ; video; blog) che saranno pubblicati sul sito dell’istituto.
MATERIALI E RISORSE
Come è stato raccontato il colonialismo italiano? di Francesco Filippi
L'Oltremare degli italiani di Costantino Di Sante
L'idea di "razza" nelle scuole del passato e gli stereotipi del presente di Gianluca Gabrielli
Una storia partigiana. Le Resistenze degli altri di Carlo Lucarelli
Tripoli bel suol d'amore, graphic novel a cura di Celso Braglia