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Il 70esimo in biblioteca

Ricerche storiche

Rivista semestrale dell'ISTORECO (Istituto per la storia della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Reggio Emilia). Direttore Massimo Storchi

Anno 47, n. 117 e 118, aprile e ottobre 2014

La rivista è parte dell'ampio patrimonio di periodici pubblicati dagli Istituti storici di diverse province e regioni italiane. Dal 2014 pubblica una rubrica dal titolo I settantesimi, dedicata alle vicende specifiche del territorio reggiano negli anni 1943-1945. 

Nel numero di aprile quattro contributi mettono a fuoco il momento della Liberazione di Reggio. 

Glauco Bertani, in Reggio Emilia, aprile 1945, compila un'antologia di citazioni da libri e giornali per far rivivere il clima dei giorni cruciali del 22-25 aprile, quando provincia e città passano da momenti di estrema tensione alla liberazione. 

Massimo Storchi cura la pubblicazione degli archivi dell'esercito USA, per la parte relativa alle giornate 24-25 aprile a Reggio (“The taking of Reggio Emilia”. La Liberazione di Reggio nei rapporti della 34a Divisione USA): all'imbrunire del 24 le truppe USA arrivano nei pressi della città per entrarvi nelle prime ore del giorno dopo, mentre i partigiani sono già entrati il pomeriggio precedente. 


Due testimonianze completano la rubrica. La prima è scritta direttamente da Learco Coccolini, tredicenne nel '45, e racconta i momenti immediatamente precedenti la Liberazione di Reggio, tra posti di blocco, bombardamenti alleati, tedeschi in fuga. La seconda è frutto di un'intervista di Michele Bellelli al marinaio reggiano Arnaldo Catellani, reduce di guerra, assegnato alla difesa del porto di Taranto fino all'armistizio; in seguito combatte con gli alleati prima nel fronte di Cassino, poi lungo la costa adriatica all'interno del reggimento San Marco, infine al fronte della Linea gotica e fino a Bolzano, dove al reggimento compete l'onore di alzare la bandiera tricolore in sostituzione di quella tedesca, l'8 maggio 1945.

Sempre per la rubrica I settantesimi, nel numero di ottobre Glauco Bertani ricostruisce la vicenda tragica di quattro partigiani uccisi a Reggio il 28 luglio 1944, tre fucilati nell'odierna piazza Prampolini e uno ucciso durante un interrogatorio. Si tratta di persone riconosciute come partigiani combattenti caduti, ma senza una ricostruzione delle loro vicende: probabilmente l'accusa di rapine a mano armata e omicidi comuni è la causa di questa sorta di oblio.

 

Sentieri della ricerca 

Rivista di storia contemporanea del Centro studi Piero Ginocchi, Crodo. Direttore Angelo Del Boca

n. 18, 2° semestre 2013

All'interno della rubrica Vivere la Resistenza, il periodico dedica un ampio dossier a Mario Bonfantini, antifascista e letterato, a resoconto della giornata di studi a lui dedicata. La chiave di lettura scelta per analizzare la personalità di Bonfantini è l'eroismo, categoria che si adatta sia alla sua vita che alla sua opera letteraria.

L'eroismo di di Mario Bonfantini tra vita e letteratura

Carlo Bonfantini, Tra eroi di famiglia

Sara Lorenzetti, La figura dell'eroe nei racconti di Mario Bonfantini

Rossana Infantino, Eroine? Le donne nei racconti di Mario Bonfantini

 

Eroica è davvero la sua vita, contrassegnata già da parentele importanti: il nonno garibaldino, e il fratello Corrado partigiano al vertice delle brigate Matteotti. Tutti protagonisti di eroiche fughe: il nonno, sotto l'avanzata delle truppe borboniche; il fratello, ferito dalla milizia fascista e protagonista di un'avventurosa fuga dall'ospedale; e Mario, partigiano, incarcerato a San Vittore e poi trasferito a Fossoli, sempre attento a non rassegnarsi e a cercare quella occasione che infine coglierà lanciandosi dal treno diretto al campo di Mauthausen, per poi riunirsi alla Resistenza e partecipare all'esperienza dell'Ossola.

 

Il tema dell'eroe è centrale anche nella sua opera letteraria, sia per i numerosi rimandi autobiografici, sia per la presenza comunque di una figura centrale protagonista del racconto, uomo o donna. Per la ricerca storica sono pure rilevanti le pagine che gettano luce sulla figura del fratello.

 

 

La rubrica si completa con il saggio di Alberto Magnani, Un pilota americano e la Resistenza italiana, dedicato alla vicenda del pilota texano Shuford Alexander, abbattuto nel novembre 1944, ospitato da famiglie emiliane, in contatto con partigiani, per poi riunirsi al proprio corpo sulle Apuane nel febbraio 1945.

Infine, lo stesso autore ricostruisce Il massacro di Oradour-sur-Glane (zona di Limoges) ad opera dei nazisti il 10 giugno 1944, subito dopo lo sbarco in Normandia. La vicenda è nota agli storici e a tutti coloro che ancora possono visitare le rovine del villaggio, lasciato com'era per far vivere la memoria dell'eccidio con i suoi 642 morti. Magnani mette in relazione la strage con alcune altre compiute dai tedeschi in Toscana con le stesse modalità: radunare grandi quantità di persone nella chiesa per poi compiere una strage.


Tutti i periodici sono liberamente consultabili nella Sala studio Angela Benassi dell'Istituto storico.