Nel 1945 il ministero dell'Italia occupata pubblica un opuscolo che intende valorizzare il contributo dato da tre divisioni partigiane che hanno operato in linea con gli Alleati, sia inglesi sia americani. Un aspetto ancora poco noto o comunque non pienamente valorizzato, considerato che anche anche formazioni partigiane hanno svolto lo stesso ruolo e che, in generale, i rapporti tra Alleati e formazioni partigiane sono stati intensi e costanti a partire dall'invio di missioni alleate presso le formazioni.
Il Gruppo Patrioti della Maiella, nato in Abruzzo alla fine del 1943, dal gennaio 1944 fino alla Liberazione opera alle dipendenze dell’8° armata inglese risalendo la penisola e contribuendo alla liberazione delle Marche, della Romagna e del Veneto, inquadrando più di 1.500 partigiani.
La 28ª Brigata Garibaldi “Mario Gordini" al comando di Arrigo Boldrini è stata protagonista della Resistenza nel ravennate, fino alla liberazione della città il 4 novembre 1944, avvenuta senza danni e con l’azione congiunta partigiani-Alleati grazie a un piano predisposto proprio dal comandante Boldrini.
La divisione Modena-Armando prende corpo nell’autunno del 1944, quando una parte delle brigate partigiane modenesi reduci dall’esperienza della Repubblica partigiana di Montefiorino si vengono a trovare nella terra di nessuno sulla Linea Gotica, e collaborano con gli americani nell’appennino bolognese, in particolare nelle battaglie per la conquista di Monte Belvedere e fino alla Liberazione.