La presenza del fondo Sergio Rossi nella biblioteca dell'Istituto storico rappresenta la continuazione nel tempo sia attuale sia futuro di una presenza passata ben nota agli operatori e ai frequentatori. Sergio Rossi (Carpi, 19 febbraio 1925 – Modena, 27 maggio 2015) ne è stato infatti vice presidente dal 1974 al 1995, e poi presidente dal 1995 al 1998: un impegno per l’Istituto durato un quarto di secolo. Gli anni Novanta hanno profondamente segnato la storia dell’Istituto, con una attenzione che si è allargata dal fuoco sulla Resistenza a una più ampia considerazione del Novecento: passaggio che si è riflesso nel nome stesso, divenuto Istituto storico della Resistenza e di storia contemporanea, e dal 1994 nella testata della rivista semestrale pubblicata, la Rassegna di storia contemporanea. La rivista era diretta da Lorenzo Bertucelli, giovane storico che succederà a Rossi nella presidenza dal 1998.
Sergio Rossi quindi è stato a capo dell’Istituto in una fase cruciale della sua storia, nella quale personaggi che hanno vissuto gli anni del fascismo e della Resistenza hanno passato il testimone a una nuova generazione di storici, interessati a ricerche sul medesimo periodo ma anche a un più generale inquadramento nella storia novecentesca italiana e internazionale.
Rossi aveva alle spalle una lunga carriera, soprattutto presso la Provincia di Modena: dal 1963 assessore allo Sviluppo economico e successivamente alla Programmazione, vice Presidente e infine presidente dal 1966 al 1973. Dopo un periodo di attività come funzionario della federazione modenese del Partito comunista, ha associato alla presidenza dell’Istituto storico una militanza attiva nell’Anpi e negli ultimi anni di vita si è impegnato a raccontare la propria esperienza partigiana agli studenti e alle studentesse delle scuole modenesi.
Il fondo librario
La biblioteca personale di Sergio Rossi rispecchia fedelmente la sua storia e le sue esperienze professionali: abbondano i testi legati alla storia italiana del Novecento, con particolare attenzione a fascismo e Resistenza; i movimenti politici, in particolare socialisti e comunisti, e più in generale la storia delle lotte operaie e contadine coprono una buona quota del patrimonio; l’Emilia Romagna e soprattutto Modena, la sua provincia e le sue campagne costituiscono un forte interesse; ma l’attenzione si allarga anche al mondo europeo e internazionale, in particolare ai paesi socialisti.
Tutti i volumi sono consultabili presso la biblioteca dell’Istituto storico.
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